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Fiamme nel solco ha un incipit anticonvenzionale. Ad apertura di libro, compare una massima di Seneca, sulla caducità della fortuna, "non ci fa solo deviare, ma ci travolge e annienta". L'acuta riflessione di Seneca, collocata a epigrafe del volume, è di significativa pregnanza allusiva di tutta la storia del protagonista del racconto, il giovane diciannovenne napoletano, Gennaro Mataceno, bellissimo e vulcanico artista. (...).I due aspetti essenziali della vita, il sessuale e l'economico, si intrecciano alla fine conflagrano, condizionando sempre l'umana esistenza.